sabato 25 ottobre 2014

Intervista a Giovanni Orrù solo testo. Oltre le barriere, quarta puntata: 10 Luglio 2014

OLTRE LE BARRIERE quarta puntata, andata in onda il 10 Luglio 2014 Andrea Ferrero e Andrea Mameli intervistano Giovanni Orrù
Storie ordinarie per chi le vive e straordinarie per chi le scolta. Una trasmissione ideata e condotta da Andrea Ferrero e Andrea Mameli in onda su Radio X per Cagliari Social Radio.

ANDREA MAMELI.: “Benvenuti a “Oltre le barriere”, il programma di Radio X, che racconta storie ordinarie per chi le vive e straordinarie per chi le ascolta e anche per noi che intervistiamo! Andrea, ciao!” ANDREA FERRERO: “Ciao Andrea!”
A.M.: “Chi siamo andati a intervistare stavolta?”
A.F.: “Stavolta siamo andati da Giovanni Orrù, che è un sessantenne come tanti, però.. non vedente, che fa settimana bianca e settimana blu... immersioni e scii e c’ha un cane, Mosè... che ancora un po’ mi baciava! (ridendo)”
A.M.: “Un cane meraviglioso, che purtroppo non possiamo intervistare!”
A.F.: “(sempre scherzando) No, è un cane-guida!”
A.M.: “Eh! Andiamo a sentire questa intervista, che si preannuncia molto interessante!”
A.F.: “Molto scoppiettante!”
A.F.: “Come le immersioni e lo scii ti aiutano a superare le barriere?”
GIOVANNI ORRÙ: (con voce profonda, calma e pacata) “Mah... praticare lo sport è senz’altro una eliminazione di barriere, dal punto di vista psicologico… riuscire a fare delle cose, almeno nel mio caso… che io facevo anche prima della perdita della vista… riuscire a farle chiaramente in maniera diversa,.. ti aiuta tantissimo ad andare avanti, ad avere.. coraggio di andare avanti! Chiaramente, ecco, bisogna capire che lo si fa in maniera diversa, facendosi aiutare, non si può andare a sciare da soli, o andare in fondo al mare da soli… bisogna per forza accettare la condizione e…. e hai bisogno dell’assistenza di qualcuno!”
A.F.: “ Una volta mi avevi raccontato anche che, adesso, rispetto a prima, sei molto più spericolato, soprattutto, nello scii.. adesso fai le piste nere!”
G.O.: “Sì! Cioè, nel senso che, quando ci vedevo, mi trovavo di fronte a determinate piste, tipo una pista nera, e giravo e tornavo indietro.. perché non avevo assolutamente il coraggio di affrontarle! Adesso, non le vedo e le faccio tranquillamente! (ridacchia).. vado.. io scio, utilizzando un… due radio trasmittenti, una la tengo io e una ce l’ha la mia guida.. io vado avanti, lui mi sta dietro e mi guida.. destra, sinistra, destra, sinistra.. e scendiamo per tutte le piste, cioè proprio non… non abbiamo mai trovato una pista per cui non siamo scesi.. ne abbiamo fatto nere.. di tutti i colori!”
A.F.: “E invece, per le immersioni, come ti fai aiutare oppure com’è il legame con l’istruttore, con l’accompagnatore?”
G.O.: “Nelle immersioni le sensazioni sono completamente diverse! Innanzitutto, c’è questa sensazione bellissima di star sott’acqua, che è... molto, molto bella!(mentre lo dice, il tono della voce sembra rispecchiare lo sciabordio dell’acqua) E.. chiaramente, le cose che puoi apprezzare sono quelle di toccare coralli, spugne, conchiglie... o come è successo a me, a novembre scorso, che ero.. sono andato a fare immersione in Madagascar e... ho vissuto l’emozione di utilizzare delle tartarughe come se fossero degli “scooter subacquei”... sono delle tartarughe grandi e noi eravamo lì sul fondo, c’erano tutte queste tartarughe, ti attaccavi alla tartaruga, la tartaruga partiva e tu.. restavi attaccato alla tartaruga...”
A.F.: “...come uno scooter...”
G.O.: “...quasi, come se fosse uno scooter, esatto….. una sensazione bellissima! cioè, ma poi, soprattutto il fatto.... cioè, considera che.. in queste aree protette, dove poi si fanno immersioni, non si può toccare assolutamente nulla!.. è consentito solo ai non vedenti,.. toccare i coralli, toccare le spugne, toccare le conchiglie… e tutte queste cose qui! Poi, è chiaro, bisogna imparare.. quello che si..”
A.F.: “.. si, insomma, il.. l’alfabeto tattile... cioè, dei segni...”
G.O.: “.questo mezzo di comunicazione, insomma, per poter parlare... cioè, per potersi scambiare informazioni.”
A.M.: “Ho visto accanto a te un bellissimo cane-guida.. so che è un diritto riconosciuto.. però mi incuriosisce e, penso che possa incuriosire anche gli ascoltatori, sapere qualcosa di più del rapporto con il cane, che tipo di cane è, come si chiama, a livello affettivo e l’utilità reale.”
G.O.: (il tono di voce è sempre pacato, ma si sente che sta soppesando le parole per descrivere il suo “amico” cane, importante per lui) “È un cane... un bellissimo cane... di razza Golden Retriever-.. è un maschio, si chiama Mosè! Ha quattro anni e mezzo ed è... io ce l’ho da due anni.. e..- mi è stato consegnato due anni fa. È diventato un componente della famiglia! Guai.. se adesso Mosè non sta con noi.. io lo porto...spesso.. cioè, spesso, sempre.. a meno che non debba fare viaggi.. che ne so, di dieci ore di aereo.. allora, no! Ma.. se.. se devo andare, in Italia, in Europa.. anche con due, tre ore di volo, il cane lo porto sempre.. quando andiamo in nave.. il cane può andare dappertutto! Può.. diciamo che l’unico problema che io ho avuto, ed ho provveduto anche a fare una denuncia, è stata la Ryanair! Perché.. hanno fatto un trattamento incivile.. cioè, mi hanno fatto sedere nell’ultima fila, con il cane quasi in braccio,.. mah! Non mi è mai successo niente di simile in nessun viaggio! Io ho viaggiato tantissimo in aereo.. mai! L’unico volta che ho avuto problemi è stato quello colla Ryanair!.. Ma... il cane è un compagno di vita, non è assolutamente impegnativo, però ti aiuta in tantissime cose… cioè, io, se voglio andare a fare una passeggiata da solo, qui anche a Poggio, vado col mio cane, da soli in giro.. che ne so, andare a prendersi un caffè, andare a trovare un amico, poi...”
A.F.: “Comunque, è difficile averlo? Come si fa ad avere un cane-guida?”
G.O.: “Allora, è.. abbastanza… cioè, avere il cane… io, l’ho preso alla Scuola Nazionale dei Cani-Guida, che è l’unica scuola statale… cioè, pubblica.. ed è la migliore, è considerata una delle migliori al mondo.. è la seconda nata, ha oltre ottant’anni di storia… e.. l’ho preso a Scandicci, alla Scuola Nazionale dei Cani-Guida di Scandicci... è una scuola molto seria, dove si pretende, giustamente, che uno, per avere il cane, deve essere in grado di camminare da solo col bastone.. perché il cane... cioè, non è che al cane gli dici: “Portami al bar! Portami in ufficio!”.. la strada gliela devi indicare tu e devi essere in grado di orientarti e di camminare autonomamente. È un percorso lungo,.. cioè, anche perché io non ero abituato ad andare in giro col bastone e quindi, ho dovuto fare prima un corso.. di orientamento e mobilità… anzi, ne ho dovuto fare due, perché la prima volta mi hanno bocciato.. dopo di che, ho fatto il corso col cane e, insomma,.. dal momento della domanda, comunque, ad avere il cane son passati quattro anni... cioè, abbastanza...”
A.M.: “Veniamo, invece, a un'altra barriera che una persona è in grado di superare con volontà e coraggio è l’iscriversi all’università, a frequentare e a dare gli esami… come stai vivendo anche quest’esperienza e a quale età?”
G.O.: (nel tono di voce si percepisce l’entusiasmo) “Allora… io.. per me è stata una cosa bellissima! Io.. considera che io.. a novembre compio sessantun anni, quindi… cioè, mi sono iscritto all’università l’autunno scorso e.. in psicologia.. sto dando anche gli esami.. frequento le lezioni e... niente, avevo un po’ di timore all’inizio, proprio perché pensavo di trovare delle difficoltà.. invece, per me è stata una sorpresa bellissima! Cioè, notare che l’università di Cagliari è perfettamente attrezzata!”
A.F.: “.. Quindi, è pronta per accogliere anche persone..."
G.O.: “Assolutamente sì! Ci sono dei tutor che sono fenomenali! Io non ho mai fatto una fila per una domanda, per... niente! Fanno tutto loro! Adesso, usufruisco anche dell’aiuto allo studio.. ci sono degli studenti, studenti o studentesse che hanno già sostenuto l’esame che devo preparare e loro mi aiutano... che ne so, interrogandomi, spiegandomi delle cose che magari non ho recepito bene… vengono pagati dall’Università e l’Università li mette a disposizione per i portatori di handicap. Poi, un’altra cosa che mi ha...”
A.F.: “Per i testi, come fai?”
G.O.: “Come?”
A.F.: “Per i testi, per i libri?”
G.O.: “Ecco! Quello è l’unico problema! Cioè, l’unico problema che ho incontrato.. perché, purtroppo, non esistono i testi.. in formato elettronico!.. o almeno, esistono milioni di testi in formato elettronico, ma la casa editrice non pubblicano.. non fanno quelli, i testi universitari.. non so per quale motivo.. sarà...”
A.F.: “Ho capito!”
G.O.: “E.. i testi li devo, chiaramente, acquistare e poi, rivolgermi all’Istituto dei Ciechi, che li devono digitalizzare e ci sono dei tempi molto, molto lunghi!”
A.F.: “Va bene! Ok!”
A.M.: “Grazie! grazie Giovanni!”
G.O.: “Grazie a voi!”
A.F.: “Grazie!”

Questa puntata si chiude qui. “Oltre le barriere” è una trasmissione ideata e condotta da Andrea Ferrero e Andrea Mameli per Radio X Cagliari Social Radio. Per suggerimenti e proposte scriveteci a: oltrelebarriere@radiox.it.
I podcast li trovate nel sito www.radiox.it.

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