sabato 25 ottobre 2014

Intervista a Nicola Grandesso [versione testuale]. Oltre le barriere, terza puntata: 23 Luglio 2014

OLTRE LE BARRIERE sesta puntata, andata in onda il 23 Luglio 2014 Andrea Ferrero e Andrea Mameli intervistano Nicola Grandesso
Storie ordinarie per chi le vive e straordinarie per chi le scolta. Una trasmissione ideata e condotta da Andrea Ferrero e Andrea Mameli in onda su Radio X per Cagliari Social Radio.

ANDREA FERRERO.: “Benvenuti ad una nuova puntata di “Oltre le barriere”, storie ordinarie per chi le vive e storie straordinarie, invece, per chi le ascolta. Andrea, oggi, chi abbiamo ascoltato, chi abbiamo sentito?” ANDREA MAMELI.: “Ciao! Oggi, siamo andati a sentire Nicola Grandesso!”
A.F.: “Ah! Membro della Consulta regio-cittadina sulla disabilità?”
A.M.: “Sì, a Cagliari, in un ruolo importante per andare ad osservare come funzionano, o meglio,come si potrebbero abbattere le barriere architettoniche.”
A.F.: “Ok, dai! Sentiamo l’intervista!”
A.M.: “Siamo con Nicola Grandesso dell’Associazione Sarda Paraplegici!”
A.F.: “Allora, io volevo chiederti, Nicola, Cagliari, secondo te è una città accessibile o ci sono ancora troppe, troppe barriere?”
NICOLA GRANDESSO: (tono di voce sereno e positivo) “Bella domanda! Cagliari è una città che.. vuole diventare una città accessibile! Ancora, non lo è.. non lo è del tutto, ma ci sono dei buoni segnali! I buoni segnali sono dati, solamente guardandoci intorno, da il Parco dei mezzi pubblici, che, adesso, è quasi completamente terminato nella sostituzione con le pedane… con le pedane per poter salire sui.. sui mezzi e con i lavori che sono partiti, finalmente, a San Benedetto, che stanno abbattendo quelle barriere che.. prima, insomma, si trovavano in città!”
A.M.: “Parlare, oggi, nel 2014, di barriere di abbattimento e di, sostanzialmente, di strutture architettoniche, che impediscono la libera circolazione, è un livello minimo di civiltà: c’è forse qualche concetto che possiamo presentare come nuovo e come ambizioso?”
N.G.: “Questa è un’ottima domanda! Infatti, il punto di vista che bisogna prendere è questo: che tutti gli interventi che vengono fatti non sono ad uso e beneficio esclusivamente delle persone disabili, ma una città che è accessibile è una città che è fruibile da tutti quanti! Che siano.. che siano genitori col passeggino, che siano delle persone che hanno delle disabilità, anche temporanee oppure, semplicemente, degli anziani, che non hanno le stesse.. la stessa agilità, insomma delle persone.. in età di lavoro, diciamo così! (sorridendo)”
A.F.: “Per quanto riguarda invece le persone, la sensibilità delle persone, cosa ci puoi dire?”
N.G.: “Questo è un discorso ancora diverso, perché è evidente che mettere gli scivoli in corrispondenza degli attraversamenti pedonali non risolve il problema quando, davanti alle strisce, troviamo delle macchine parcheggiate! Oppure, basti pensare ai problemi che si incontrano quando nelle riunioni di condominio bisogna far presente delle difficoltà temporanee o meno per poter abbattere delle.. delle barriere architettoniche che magari sono presenti nei nostri immobili!”
A.M.: “Forse si potrebbe parlare di una nuova “Educazione Civica” anche nella.. nell’apertura mentale, nel superamento della barriera mentale nel capire che ci sono delle esigenze che vanno oltre la cosiddetta “normalità”. Su questo, cosa si potrebbe fare per educare, per aiutare a capire anche chi non provandole le situazioni, non riesce a capirle, ad avvicinarsi.. alla realtà?”
N.G.: “Ci sono diversi livelli d’intervento che possono essere fatti a diversi... livelli di.. responsabilità e di età. Innanzitutto, c’è il concetto di “Progettazione Universale”, che è un po’ quello che stavo dicendo prima, che riguarda e.. le amministrazioni, ma anche i progettisti, gli architetti, gli ingegneri, ovvero tutte le persone che hanno la responsabilità della progettazione degli spazi comuni, ma anche del.. della costruzione del nuovo e che devono pensare a dei posti, a dei luoghi e delle città, che possano essere fruibili da tutti, da tutti quelli che sono residenti e quelli che invece non sono residenti, ma che si trovano a passare o a vivere in… nei luoghi. E in più, c’è anche tutto un intervento che dovrà essere fatto a livello di.. di educazione! Quindi, non solo nelle Università, e ritorna il discorso di prima, ma anche nei gradi precedenti.. sin dalle elementari! Quindi, portare degli esempi positivi ai bambini delle elementari e alle superiori per far vivere almeno per un giorno, le difficoltà che incontrano delle persone con disabilità, ripeto, temporanee o no.. fa crescere diversamente i cittadini! E quindi, si renderanno conto che una città vivibile per tutti è una città migliore per tutti!!”
A.M.: “Quindi, un obiettivo potrebbe essere un Cagliari.. una Cagliari capitale europea della cultura, ma anche una capitale accessibile, in tutti i sensi della cultura?”
N.G.: “Le due cose direi che coincidono! Perché la cultura della... come dire.. ehm..” A.F.: “..dell’accoglienza?”
N.G.: “..dell’accoglienza, la cultura dell’accoglienza! Ma la cultura del fatto che tutte le persone hanno gli stessi diritti e tutte le persone devono poter fruire allo stesso modo di tutti luoghi è un… come dire.. un investimento della cultura ed è un.. un segno che la città è pronta per poter essere capitale della cultura!”
A.M.: “Magari senza aspettare il 2019?!”
N.G.: “(sorridendo) Assolutamente da fare prima! Il più presto possibile! Ma ci stiamo lavorando!”
A.F.: “Tu hai.. sai se il Comune ha in mente qualche progetto per rendere Cagliari ancora più accessibile?”
N.G.: “Come dicevo prima, il Comune di Cagliari si è dimostrato molto ricettivo per quanto riguarda la visione della… della “Progettazione Universale”. È partito.. sono, in questo momento, in… in opera i lavori per il rifacimento secondo le indicazioni fornite dalla Consulta Cittadina dei Disabili per l’abbattimento delle barriere architettoniche, quindi di tutti gli impedimenti per disabili cognitivi e per… disabili fisici e sensoriali,.. che sono state segnalate, nel quartiere di San Benedetto! Creando un circuito di oltre quattro chilometri che sia perfettamente accessibile da chiunque. E questo è un.. come dire.. un buon segno e una vittoria, insomma, di un nuovo approccio che abbiamo.. che abbiamo inaugurato insieme. Nuovo approccio che consiste nella.. coinvolgimento degli uffici insieme colle persone che sono in prima persona interessate a questo genere di lavori. Quindi, con la.. il coinvolgimento della Consulta Cittadina delle Associazioni Disabili che è stata chiamata sia a verificare lo stato del luogo, poi a.. è stata coinvolta anche in fase di progettazione e attualmente in fase di realizzazione dei lavori. Presto verremo chiamati anche a collaudare quelli che sono stati i lavori eseguiti che dovranno corrispondere a quelle che sono state le nostre segnalazioni.”
A.F.: “Quindi, diciamo che dobbiamo essere fiduciosi per il futuro per l’abbattimento sia delle barriere fisiche e anche di quelle mentali, diciamo?”
N.G.: “Noi dovremo continuare ad essere vigili, soprattutto, perché nulla è dato per scontato! Un seme è stato piantato, ma bisogna innaffiare la pianta, affinché cresca l’albero! Quindi, le premesse, per ora sono buone, devo darne atto a tutti gli attori in gioco, però… come Associazione Sarda Paraplegici e come Consulta Cittadina rimarremo sempre attivi presso tutti gli interlocutori istituzionali, con cui abbiamo a che fare perché questo… questa pianta continui a crescere!”
A.M.: “Grazie a Nicola Grandesso! Da Andrea Mameli...“
A.F.: “...e Andrea Ferrero!”

Questa puntata si chiude qui. “Oltre le barriere” è una trasmissione ideata e condotta da Andrea Ferrero e Andrea Mameli per Radio X Cagliari Social Radio. Per suggerimenti e proposte scriveteci a oltrelebarriere@radiox.it. I podcast li trovate nel sito www.radiox.it.

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